Rugby for Palestine
Perché dei ragazzi che vivono nei Territori Palestinesi occupati dovrebbero aver bisogno o dovrebbero voler giocare a rugby? Cosa rende questo sport tanto speciale e in che modo risponderebbe alle loro esigenze?
La realtà dove si opera con il progetto di rugby è il governatorato di Jenin, regione con una popolazione di 260mila abitanti e con una ampia percentuale di giovani. Questa enorme quantità di bambini e ragazzi vive in una realtà difficile, peggiorata ulteriormente dopo gli scontri del 2002: i bambini e i ragazzi che oggi siedono sui banchi di scuola hanno realmente rischiato la vita durante le repressioni avvenute in tutto la West Bank durante la seconda intifada; passato il pericolo più immediato, le ricadute sulle loro vite sono state comunque pesantissime. |
Se la prima vittima della guerra è la verità, la seconda è la vita sociale, soprattutto dei più piccoli: la difficoltà più grande per i volontari MAIA è far capire quanto ciò sia pericoloso. Seppure i territori palestinesi vantino un sistema scolastico all’avanguardia, il resto della giornata di un bambino è completamente lasciata all’abbandono più totale, senza strutture sociali o culturali di riferimento: niente sport giovanile organizzato, spazi di gioco sicuri, luoghi per stare insieme ad altri bambini e divertirsi. I rischi di una tale situazione sono gravi e palesi: possono sfociare in circoli viziosi di microcriminalità, violenza, chiusura in se stessi. |
Lo spirito di fratellanza e di rispetto che il rugby insegna può rivelarsi molto utile per far fronte a questi problemi: questo sport ha infatti una forte valenza educativa, abitua chiunque lo pratichi al rispetto delle regole e dell’avversario; offre inoltre l’opportunità per bambini e ragazzi di confrontarsi con la propria e altrui aggressività in un contesto di gioco corretto e controllato.
Proprio per questo da tre anni si porta avanti un progetto di rugby nella città e nel campo profughi di Jenin. MAIA Onlus si propone quest’anno di fare un enorme salto di qualità sotto diversi profili, soprattutto dal punto di vista degli obiettivi che l’organizzazione si pone per il 2013:
A lungo termine gli obiettivi sono molto vasti: creare una prima squadra scolastica è un trampolino di lancio per portare il rugby in tutte le scuole e dare così la possibilità a migliaia di bambini di scoprire questo sport.
Nonostante comunque i risultati positivi già raggiunti negli anni passati, la situazione è sempre a rischio; le terre palestinesi sono sempre soggette a possibili capovolgimenti politici ed economici, le ricadute dei quali non tarderebbero a farsi sentire anche su quelle fasce più giovani su cui questo progetto lavora.
Proprio per questo da tre anni si porta avanti un progetto di rugby nella città e nel campo profughi di Jenin. MAIA Onlus si propone quest’anno di fare un enorme salto di qualità sotto diversi profili, soprattutto dal punto di vista degli obiettivi che l’organizzazione si pone per il 2013:
- corso di 4 mesi di rugby all’interno della scuola di Rommani per 60 ragazzi dai 10 ai 18 anni;
- corso di formazione agli insegnanti di educazione fisica per poter portare avanti il progetto anche dopo la fine del campo di volontariato;
- costruzione di un campo da rugby scolastico;
- creazione, entro la fine dell’anno, della prima squadra di rugby giovanile palestinese.
A lungo termine gli obiettivi sono molto vasti: creare una prima squadra scolastica è un trampolino di lancio per portare il rugby in tutte le scuole e dare così la possibilità a migliaia di bambini di scoprire questo sport.
Nonostante comunque i risultati positivi già raggiunti negli anni passati, la situazione è sempre a rischio; le terre palestinesi sono sempre soggette a possibili capovolgimenti politici ed economici, le ricadute dei quali non tarderebbero a farsi sentire anche su quelle fasce più giovani su cui questo progetto lavora.
Anche senza scomodare cause di rilievo internazionale, tutto il nostro lavoro può essere messo in crisi in un istante; è per questo che, noi tutti in prima persona, non possiamo abbassare la guardia, mai.
La cooperazione internazionale in zone così difficili si regge infatti costantemente su delicati equilibri e fa del lavoro dei suoi volontari la sua forza. Il volontariato in genere ha poi delle necessità alle volte tanto semplici quanto straordinariamente difficili da soddisfare: necessità burocratiche, tempistiche, tecniche ma, molto più spesso, finanziarie. Anche e soprattutto in presenza di progetti di questo tipo, l’aiuto da parte di tutti è utilissimo se non fondamentale; non si parla qui di finanziamenti internazionali faraonici per la costruzione di un palazzo o di organizzazione colossali con una burocrazia che toglie risorse al progetto. |
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I progetti e le azioni MAIA si contraddistinguono infatti per la sostenibilità, la snellezza e l’efficienza in materia di impatto reale nelle vite dei ragazzi cui sono destinati tali programmi; dare una mano a MAIA significa aiutare realmente le popolazioni locali e sostenere il pieno sviluppo di questi bambini.
Non ci stancheremo mai di ripetere che è attraverso le piccole cose che si costruiscono le grandi: ogni giovane che viene indirizzato verso il completo e corretto sviluppo di sé è un passo in più verso una società civile più sana e compatta; attraverso gli insegnamenti dello sport una persona incanala le sue energie in una attività formativa e positiva, invece di rischiare di sprecarle per attività violente e pericolose; attraverso piccole donazioni, irrisorie per la singola persona che le fa, si portano avanti progetti importanti per moltissime persone.
Non ci stancheremo mai di ripetere che è attraverso le piccole cose che si costruiscono le grandi: ogni giovane che viene indirizzato verso il completo e corretto sviluppo di sé è un passo in più verso una società civile più sana e compatta; attraverso gli insegnamenti dello sport una persona incanala le sue energie in una attività formativa e positiva, invece di rischiare di sprecarle per attività violente e pericolose; attraverso piccole donazioni, irrisorie per la singola persona che le fa, si portano avanti progetti importanti per moltissime persone.
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makeanimpact.info@gmail.com
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